Recensione Monstress 1 di Marjorie Liu/Sana Takeda


Oggi comincia il review party dedicato alla saga di "Monstress", organizzato da @cronachedilettriciaccanite ed edito da @oscarvault


La storia è ambientata in un continente immaginario che rimanda all'Asia degli inizi del XX secolo, diviso a metà da una grande muraglia e retto da società strutturate su base matriarcale, tanto che anche gli eserciti sono composti prevalentemente da donne.
La protagonista è Maika Halfwolf, una ragazza arcanica che, nel corso della tremenda guerra tra la sua razza e gli umani, ha perduto, in circostanze oscure, la madre Moriko e l'avambraccio sinistro.
Dal moncherino emergono occasionalmente i tentacoli occhiuti di un mostro misterioso, il quale, benché la renda estremamente potente, al contempo le provoca una innaturale "fame", che, quando prende il sopravvento, induce la ragazza ad uccidere le creature che le stanno attorno.
Alla ricerca di risposte su come confrontarsi con questo mostro, Maika finisce in una base dell'ordine monastico delle Cumaea, streghe che traggono il loro potere dalle ossa degli Arcanici.
Qui incontra la bambina arcanica Kippa, la quale, assieme al nekomancer Ren Mormorian, si unirà a lei nel pericoloso viaggio.


La storia non ha una vera e propria introduzione, veniamo lanciati all’interno di essa, nel punto in cui Maika sta per essere venduta come schiava ad un’asta organizzata da degli umani.
La compravendita viene interrotta da una donna chiamata Sophia, che si fa consegnare tutti gli schiavi arcanici per portarli presso la Cumaea.
Maika però ha un piano ben preciso e molto pericoloso da mettere in atto una volta all’interno di essa, sta cercando di ottenere delle risposte sul suo passato di cui non ha più ricordi.
Trascorso che ci viene fatto conoscere un poco alla volta attraverso alcuni flashback per capire meglio i suoi scopi, scopriamo anche che dal suo braccio esce un’entità mostruosa molto potente dotata di tentacoli con gli occhi e che si nutre di vite umane prosciugandobe la linfa vitale.
La causa per cui Maika voleva entrare nella base delle Cumaea era quella di trivare più infornazioni su questa entità e sulla madre morta.

Questa graphic novel è la più bella che io abbia mai visto nella parte grafica, le tavole sono veramente fatte bene, si capisce che la maestra Takeda ne ha curato ogni minimo particolare.
La protagonista è una forza della natura ed ha una grande spina dorsale, la vedremo molte volte rialzarsi dopo averle prese di santa ragione.
Abbiamo delle grandi tematiche affrontate nel volume, quali schiavitù e razzismo.
La storia in sé è molto avvincente e particolare, mi ha tenuto incollato per tutta la lettura.
Quindi si vi consiglio assolutamente questa graphic novel perché è un'opera di una bellezza rara.

Cosa ne pensate di questa graphic novel? Vi incuriosisce? Vi aspetto nei commenti, mi raccomando!

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